lunedì 3 gennaio 2011

Decalogo Saldi

DECALOGO SALDI
1) Conservate sempre lo scontrino: non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire, il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso. Ma la novità è che non c’è più bisogno di denunziare ''i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta''. Il termine è stato elevato a due mesi.
2) Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce ''saldo'' deve essere l'avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino.
3) Non fermarsi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi.
4) È bene avere le idee chiare sulle spese da fare prima di entrare in negozio: in questo modo il cliente è meno influenzabile dal negoziante. Pagare un prezzo alto, inoltre, non significa comprare un prodotto di qualità e bisogna diffidare dei marchi molto simili a quelli noti.
5) Diffidare degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova, o prezzi vecchi falsi.
6) Servirsi preferibilmente nei negozi di fiducia o acquistare merce della quale si conosce già il prezzo o la qualità.
7) Nei negozi e nelle vetrine è obbligatorio sia esposto sulla merce il cartellino che indica, in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e la percentuale di sconto. Diffidare delle vetrine coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce.
8) Consentire la prova dei capi non è un obbligo, sta alla discrezionalità del negoziante. Ma il consiglio è di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati.
9) Pagamenti. Nei negozi che espongono in vetrina l'adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per i saldi, senza oneri aggiuntivi.
10) Fregature. Se pensate di avere preso una fregatura ci si può rivolgere allo Sportello del Consumatore, oppure all'Ufficio Comunale per il commercio o ai Vigili Urbani.