Prodotti alimentari: l’origine non fa da garanzia
19-01-2011
La sicurezza è data dai controlli
Il fatto che si potrà verificare l’origine dell’alimento, in particolare la sua provenienza italiana, non è di per sé una garanzia di sicurezza. ma la consapevolezza di acquistare un prodotto conoscendo l’origine La trasparenza, lo ripetiamo, è una conquista importante, ma non deve essere spacciata come l’unico mezzo per acquistare prodotti più sicuri. In particolare, non ci ha mai convinto la logica protezionistica secondo cui tutto ciò che è fatto nel nostro paese è più sano e più buono di ciò che è prodotto all’estero. I lunghi anni trascorsi ad analizzare prodotti alimentari, infatti, ci hanno insegnato che non è così,anche noi usiamo anti crittogamici, e come ci hanno dimostrato gli ultimi fatti di cronaca cibi inquinati alla diossina.
Il fatto che si potrà verificare l’origine dell’alimento, in particolare la sua provenienza italiana, non è di per sé una garanzia di sicurezza. ma la consapevolezza di acquistare un prodotto conoscendo l’origine La trasparenza, lo ripetiamo, è una conquista importante, ma non deve essere spacciata come l’unico mezzo per acquistare prodotti più sicuri. In particolare, non ci ha mai convinto la logica protezionistica secondo cui tutto ciò che è fatto nel nostro paese è più sano e più buono di ciò che è prodotto all’estero. I lunghi anni trascorsi ad analizzare prodotti alimentari, infatti, ci hanno insegnato che non è così,anche noi usiamo anti crittogamici, e come ci hanno dimostrato gli ultimi fatti di cronaca cibi inquinati alla diossina.
Ecco cosa non ci convince
La sicurezza alimentare si fa con i controlli, le leggi e le sanzioni. Non con maggiori informazioni in etichetta, pur sempre benvenute.
Questa norma non deve passare come la panacea di tutti i mali. Siamo contrari a logiche di tipo protezionistico: il made in Italy non sempre è il meglio di ciò che si può trovare sul mercato.
Aspettiamo i decreti attuativi, senza i quali le dichiarazioni del ministro Galan resteranno lettera morta.
Questa legge deve passare ancora il vaglio della Commissione europea, scettica verso una manovra che sa troppo di protezionismo. L’Europa potrebbe bocciarla.
La sicurezza alimentare si fa con i controlli, le leggi e le sanzioni. Non con maggiori informazioni in etichetta, pur sempre benvenute.
Questa norma non deve passare come la panacea di tutti i mali. Siamo contrari a logiche di tipo protezionistico: il made in Italy non sempre è il meglio di ciò che si può trovare sul mercato.
Aspettiamo i decreti attuativi, senza i quali le dichiarazioni del ministro Galan resteranno lettera morta.
Questa legge deve passare ancora il vaglio della Commissione europea, scettica verso una manovra che sa troppo di protezionismo. L’Europa potrebbe bocciarla.