giovedì 24 febbraio 2011

FURTI D'IDENTITA'





FURTO D’IDENTITA’
CASA E’ IL FURTO D?IDENTITA’

Si ha un furto d’identità quando un informazione individuale, relativa ad
una persona fisica o ad un’azienda è ottenuta in modo fraudolento da un
 criminale con l’intento di assumerne l’identità per compiere atti illeciti.
Come avviene?

Ecco alcuni dei modi più comuni attraverso cui i criminali recuperano le
informazioni necessarie per il furto di identità:
• Bin-raiding. Vecchie bollette, estratti conto e persino lettere personali e le
buste in cui sono contenute, forniscono informazioni preziose che possono
essere raccolte semplicemente rovistando nell’immondizia.
• Cambiamento di indirizzo. I truffatori possono ricevere un’ingente quantità
di informazioni se, a seguito di un cambio di residenza, ci si dimentica di
comunicare la variazione di indirizzo alle poste, alla banca, ecc.
• Contatti indesiderati. I truffatori spesso contattano la vittima dichiarandosi incaricati di una banca e chiedendo di aggiornare i dati personali. Altre
volte si presentano come ricercatori di mercato e richiedono informazioni
personali.
• Furto o smarrimento del portafoglio. I portafogli contengono bancomat,
carte di credito, documenti di identità, tessere personali, ecc.
• Skimming. Consiste generalmente nella clonazione di una carta di credito
attraverso l’apparecchiatura elettronica utilizzata negli esercizi commerciali
per pagare i beni acquistati. I dati che vengono raccolti, vengono poi trasmessi a organizzazioni criminali.
• Furto dell’identità di un deceduto. Alcuni malviventi svolgono attività criminali utilizzando l’identità di persone decedute, ottenendo informazioni
attraverso necrologi e pubblicazioni funebri.
• Cellulare. Mediante l’invio di messaggi, con il falso pretesto della notifica
di una vincita o altro, la vittima viene indotta a prendere contatti (link, numeri da chiamare, ecc.) che hanno come scopo ultimo l’estorsione di dati
personali.
• Phishing: questo termine identifica il furto via posta elettronica. Il malvivente
invia un’e-mail dichiarando di essere un incaricato di una banca o di una
compagnia di carte di credito o di appartenere ad altre organizzazioni con
cui si possono avere rapporti, inducendo a fornire informazioni personali
con le più svariate motivazioni.
• Web. A tutti coloro che usano internet
viene chiesto regolarmente di fornire informazioni personali per poter accedere a
determinati siti o per poter acquistare beni
e servizi. Spesso queste informazioni viaggiano sulla rete in chiaro e non in modalità
protetta. Un crescente numero di utenti,
inoltre, sta fornendo un’elevata quantità
di dati personali a blog, siti  chat, social
networks come MySpace e Facebook.
Come difendersi?
• Fare attenzione quando si ricevono inaspettate richieste di informazioni
personali da chi si qualifica come incaricato della banca, della polizia o di
qualsiasi altra organizzazione. È sempre consigliabile non rispondere subito,
ma recarsi di persona nella sede dell’organizzazione stessa, per essere certi
di non cadere nelle mani dei criminali.
• Non perdere mai di vista carte di credito e bancomat. Se si richiede una
nuova carta ed essa non arriva in tempi ragionevoli, avvertire l’emittente.
Quando la si riceve, è bene firmarla con inchiostro indelebile e attivarla immediatamente. Tenerla costantemente sotto controllo durante i pagamenti.
In caso di smarrimento contattare subito il servizio clienti.
• Se una bolletta non arriva, contattare immediatamente la società di servizio.
Se la bolletta mancante risulta regolarmente spedita, potrebbe essere stata
intercettata da un truffatore per ricavarne dati personali.
• Prima di gettarli nella spazzatura, distruggere i documenti contenenti dati
personali. È consigliabile anche gettare i pezzetti di carta in contenitori
diversi o in giorni diversi.
• È importante controllare periodicamente la propria situazione creditizia per
assicurarsi che non vi siano posizioni aperte illegalmente a proprio nome.
• Conservare al sicuro tutto ciò che contiene dati personali (passaporto, patente, bollette, estratti conto, ecc.). Limitare inoltre il numero di documenti
da portare con sé ed evitare di lasciarli in auto).
• Quando viene richiesta la copia di un documento, insistere oer comunicarne
soltanto gli estremi.
• Assicurarsi che la propria posta sia al sicuro finché
non la si ritiri, scegliendo una cassetta adeguata. Per
spedire documenti che contengono informazioni
personali, chiedere consiglio all’ufficio postale.
• In caso di trasferimento, comunicare al più presto
la variazione alla banca, al fornitore della carta di
credito e a tutte le organizzazioni con cui si intrattengono rapporti. È consigliabile anche chiedere
alle poste di attivare un servizio di inoltro. Se si ha
intenzione di stare fuori casa per un lungo periodo
di tempo, si può chiedere di usufruire di servizi di
affidamento della propria corrispondenza all’ente
postale fino al proprio ritorno.
• Prima di firmare una ricevuta di una carta di credito controllarla attentamente: se compaiono tutte le informazioni della carta stessa (numero,
scadenza, ecc. ), cancellare qualche cifra. Se l’esercente non lo consente è
meglio cambiare negozio.
• Quando si opera con il bancomat, osservare lo sportello e fare attenzione
ad eventuali anomalie, alla presenza di qualcosa di diverso dal solito (ad
es. una tasca laterale che prima non c’era contenente avvisi pubblicitari; un
filo che esce o una sporgenza dalla fessura in cui si inserisce la carta, ecc.).
Inoltre, mentre si digita il pin, coprire la tastiera con l’altra mano”

lunedì 21 febbraio 2011

Truffe

TRUFFE

Puglia, le frodi on line restano le più pericolose

puglia- Ci sono i falsi funzionari Inps che chiedono il pagamento di certificati porta a porta, il "buon samaritano" che si introduce nell'appartamento con la scusa di portare le sporte della spesa o c'è lo stratagemma della falsa eredità, di cui si viene convinti per poter beneficiare dietro un piccolo pagamento per le spese legali. Tutte truffe. Per non caderci? Diffidare sempre
Per le truffe su strada e a domicilio i consumatori Pugliesi posso stare tranquilli: a fronte di una già bassa percentuale nazionale (circa 10 reati al giorno), un capillare lavoro di informazione della cittadinanza ha permesso alla polizia di portare a zero la percentuale di frodi compiute nel capoluogo. Notizie meno buone arrivano invece dalla rete, in cui il principale nemico è il phishing, il furto di dati sensibili per mezzo di messaggi di posta elettronica coi quali, fingendosi per esempio una banca, il pirata informatico riesce a carpire il codice della carta di credito del malcapitato utente. 
Quindi, vigilanza costante: nessun istituto di credito richiederebbe mai dati di accesso via mail, evitiamo semplicemente di rispondere. Non occorre, comunque, demonizzare l'uso del denaro su internet: le banche stanno approntando una serie di misure di sicurezza sempre più all'avanguardia, come il token, una chiavetta elettronica che rende praticamente impossibile il furto telematico. 

Una fattispecie di imbroglio che tendiamo a sottovalutare, infine, è quello della contraffazione, in cui noi stessi magari indulgiamo per il gusto di sfoggiare un capo altrimenti al di là della nostra portata. Ma oltre al danno economico (chi acquista è complice agli occhi della legge e passibile di salate ammende) si può rischiare anche la salute: la guardia di finanza ha recentemente sequestrato, al porto di Ancona, un container di sigarette contraffatte che si è scoperto contenere, al posto del tabacco, "sottobosco cinese", fogliame e insetti compresi. Nel dubbio, perciò, è bene rivolgersi subito alle forze dell'ordine o ad una associazione dei consumatori, in grado di fornire assistenza e informazioni preziose.
Alcuni consigli

Camminando sul marciapiede preferite la parte più
lontana rispetto alla strada, al fine di evitare scippi da
parte di malintenzionati che utilizzino motoveicoli.
  Evitate di indossare – o quantomeno di ostentare eccessivamente – gioielli di qualsivoglia natura.
  Collocate il denaro sulla persona (meglio se in tasche
interne) e non nella borsa.
Consigli per i figli, nipoti
e parenti
  Non lasciate soli i vostri anziani: anche se non abitate
con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani.
   Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo
dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a
voi, a un vicino di casa oppure alle forze dell’ordine.
  Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno
bisogno di voi.
Consigli per i vicini di casa
Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni
tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li
farà sentire meno soli.
 Esortateli a chiamarvi qualora alla loro porta bussassero degli sconosciuti. La vostra presenza li renderà più
sicuri.
  Segnalate alle forze dell’ordine ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa.
Consigli per gli impiegati di banca
o di uffici postali
Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una
richiesta spropositata di denaro contante, spendete un
minuto per parlargli. Basta poco per evitare un dramma.
 Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali
nessun impiegato effettua controlli.
 Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.
A chi rivolgersi
    Per qualunque problema non esitate a chiamare le
Forze dell’ordine: Polizia (113), Guardia di Finanza (117),
Carabinieri (112).
Per chiarire dubbi e chiedere consigli è possibile anche
rivolgersi alle associazioni dei consumatori
Non aprire agli sconosciuti



lunedì 7 febbraio 2011

TELEFONATE PROMOZIONALI



Telefonate promozionali, un Registro a tutela di chi si oppone

Operativo il Registro pubblico delle opposizioni

Difendere la propria privacy dal telemarketing "subito" è ora più facile: è operativo il Registro pubblico che accoglie le richieste dei cittadini che non desiderano essere contattati telefonicamente a fini commerciali o promozionali.
Il cittadino, il cui numero telefonico è presente negli elenchi telefonici pubblici, se non desidera più essere contattato da Operatori di telemarketing, può iscriversi al Registro direttamente on line, in caso contrario varrà il principio del “silenzio assenso”. Il sistema dell'iscrizione, tramite il Registro Pubblico delle Opposizioni, intende raggiungere un corretto equilibrio tra le esigenze dei cittadini che hanno scelto di non ricevere più telefonate commerciali e le esigenze delle imprese che in uno scenario di maggior ordine e trasparenza potranno utilizzare gli strumenti del telemarketing. Per gli operatori, è obbligatorio registrarsi al sistema e a comunicare la lista dei numeri che intende contattare, se non vuole incorrere nelle sanzioni previste dal Codice della Privacy.
Il Regolamento che istituisce il Registro delle cosiddette opposizioni è entrato in vigore il 17 novembre 2010, mentre per l'operatività del registro il provvedimento ha previsto 90 giorni dalla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, termine che scade oggi 31 gennaio 2011.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha affidato alla Fondazione Ugo Bordoni, attraverso un apposito contratto di servizio, la gestione e il funzionamento del Registro e, da oggi, è operativo un portale attraverso il quale è possibile effettuare le procedure di registrazione.
Ogni abbonato può chiedere al proprio gestore telefonico che la numerazione della quale è intestatario sia iscritta nel registro, gratuitamente, secondo le seguenti modalità:
  • mediante compilazione di apposito modulo elettronico sul sito web del gestore del registro pubblico; in tale caso, l'abbonato è tenuto a fornire i propri dati anagrafici, comprensivi di codice fiscale, indirizzo di posta elettronica, e comunicare la numerazione da iscrivere al registro;
  • mediante chiamata, comunicando gli stessi dati,  effettuata dalla linea telefonica con numerazione corrispondente a quella per la quale si chiede l'iscrizione nel registro, al numero telefonico gratuito appositamente predisposto dal
    gestore del registro .
  • mediante invio di lettera raccomandata o fax al recapito del gestore, con allegata copia di un documento di riconoscimento;
  • mediante posta elettronica.
Fonte: https://www.registrodelleopposizioni.it/